“Il Comitato Regionale si congratula con la Società Campofelice Calcio, vincitrice del prestigioso Trofeo e si complimenta, altresì, con la Fondazione “Torneo delle Madonie” per l’ottima organizzazione”.
Questo quanto riporta il Comunicato ufficiale n° 14 del Comitato Sicilia.
Ma scorrendo lo stesso si evince che a proposito della partita di finale c’è anche una delibera del Giudice Sportivo che vogliamo riportare integralmente “gara del 20/07/2014 CALCIO PER CALTAVUTURO - CAMPOFELICE CALCIO 2-3; Reclamo: Calcio per Caltavuturo.
Si osserva, in via preliminare, che la Società Calcio per Caltavuturo ha inoltrato al G.S. della D.P. di Palermo il preannuncio di reclamo a mezzo fax alle ore 16,53 del 22 luglio 2014 e che, a tutt’oggi, non sono ancora pervenute le relative motivazioni;
Considerato che l’art. 7 del Regolamento del Torneo pubblicato sul C.U. 526 - Torneo delle Madonie/1 - del 15/5/2014 prevede che:
“Gli eventuali reclami, a norma dell’art. 29 commi 3, 5 e 7, del C.G.S., dovranno essere preannunciati esclusivamente a mezzo fax o telegramma entro le ore 12.00 del giorno successivo alla data di disputa della gara e le relative motivazioni dovranno pervenire a mezzo telefax o altro mezzo idoneo o essere depositati presso la sede del Comitato Regionale entro le ore 24.00 dello stesso giorno, con contestuale invio, sempre nel predetto termine, di copia alla controparte”
Dato atto, pertanto, che la procedura seguita dalla Società Calcio per Caltavuturo non è conforme a quanto sopra riportato;
Si delibera:
Di dare atto del risultato conseguito in campo; Di addebitare alla Società Calcio per Caltavuturo la relativa tassa”.
Il ricorso del Caltavuturo ha sicuramente un vizio di forma, ma tutti i lettori a questo punto si chiederanno il motivo del reclamo del Caltavuturo perchè si esige giustizia. In sostanza il club del presidente Friscia ha proceduto con la presentazione del reclamo perché ha scoperto che il giocatore Michele Di Cara, tra l’altro premiato come capocannoniere del torneo ed artefice della vittoria nero-verde non aveva titolo a prendere parte a nessuna delle gare disputate nel Torneo stesso perché residente a Campofelice di Roccella solo dal 13 dicembre del 2013. Il regolamento a proposito parla molto chiaro, non meno di un anno di residenza per poter essere tesserato. Il presidente Chiavetta del Campofelice che ha ammesso la leggerezza societaria nel controllo della documentazione fa sapere che una posizione ufficiale del club sarà presa a breve dopo aver riunito il consiglio di amministrazione ed avere valutato l'intera questione.
Dal canto suo però il presidente Friscia non demorde ed in maniera molto decisa annuncia ricorso alla Commissione Disciplinare. In attesa dell’evoluzione dei fatti che potrebbero portare ad uno sconvolgimento dell’esito finale di questo Torneo, permettetemi una breve riflessione:
Anche nelle passate edizioni del torneo si sono verificati di questi incresciosi episodi, ma alla fine, e senza badare ad inutili fiscalismi di date e presentazioni di ricorsi la giustizia ha trionfato, me lo auguro anche in questo caso, anche perché, in base a quanto accaduto non so quale significato potrebbe assumere per il Campofelice la presenza di questa Coppa in bacheca, o il riconoscimento al Di Cara come miglior goleador e soprattutto quale potrebbe essere la motivazione di aver conquistato la Coppa Fair Play.
Francesco Minneci