La notizia è particolarmente interessante, ed allo stesso tempo curiosa, perché al tavolo della Presidenza, accanto al Sindaco Giuseppe Di Martino, non sedevano né il Presidente della Regione Crocetta, né il Prefetto di Palermo, né tantomeno alcun altra autorità politica, ma bensì lo “stato maggiore” della Federazione Italiana Gioco Calcio (Figc) Regionale e Provinciale, nonché il Vice Presidente Nazionale Lega Nazionale Dilettanti (Lnd) Sandro Morgana.
Il dibattito, organizzato dalla Fondazione Torneo delle Madonie, nella persona del Presidente Lillo Andolina, aveva lo scopo di far sentire la voce degli sportivi madoniti che, come qualunque altra componente sociale, risentirà dell’isolamento viario del nostro territorio.
È stata un’iniziativa molto lodevole alla quale hanno partecipato quasi tutti i rappresentanti delle società sportive madonite: da Alimena a Geraci, dalle Petralie a Castellana, da Resuttano a Castelbuono, fino a Valledolmo.
Ma ancor più lodevole è stata la presenza del neo Presidente Regionale Santino Lo Presti e del Delegato Provinciale Stefano Saitta, pronti a far sentire la propria voce, ma soprattutto pronti a stare al fianco di tutti gli appassionati, mettendo a disposizione le organizzazioni che rappresentano per dare un sostegno affinchè lo sport non si fermi.
Molte le proposte, molti gli interventi: tra questi da segnalare quello del Vice Presidente Nazionale Lnd Sandro Morgana, divenuto oramai un cittadino delle Madonie, che ha ribadito l’importanza che il calcio ha sempre rivestito per il nostro territorio e della necessità che tale tradizione non si perda, a beneficio dei tantissimi ragazzi che ancora vivono i nostri piccoli paesi.
A dar forza al tema il discorso dell’unico Sindaco presente, Lucio Di Gangi, bandiera del calcio madonita e di Bompietro, che ha ribadito la necessità che il calcio non si fermi proprio in questo momento, divenendo faro di attenzione per l’opinione pubblica.
Occasioni come questa testimoniano quanto lo sport sia importante per una comunità, e come intorno ad esso si può sviluppare una coscienza unitaria nell’interesse di tutto un comprensorio.
Aldilà delle parole, mai come in questo momento, i centri madoniti devono dimostrare di voler remare tutti nella stessa direzione. E se a dare una mano devono essere le istituzioni del calcio e gli sportivi ben venga. Forse tracceranno un solco che altri potrebbero percorrere.
Fonte: ilcaleidoscopio.info