Teatro della manifestazione l’Aula Consiliare del Comune di Castellana Sicula, Patrocinatore dell’evento, ed ospite d’onore il Presidente del Coni Sicilia Sergio D’Antoni.
Fonte: ilcaleidoscopio.info
Parlare di sport e di strutture alla presenza del capo dello sport siciliano è un’occasione che addetti ai lavori ed amministratori locali non devono farsi sfuggire.
Perché lo sport, ce lo sentiamo ripetere continuamente, non solo fa bene alla salute, ma allontana i giovani da devianze sociali molto pericolose. Altra funzione assolutamente importante è la possibilità che le strutture sportive, adeguatamente rese fruibili ed utilizzate, servano da volano anche per l’economia dei nostri piccoli centri.
Le Madonie hanno già un patrimonio sportivo consolidato, probabilmente, anzi sicuramente, poco sfruttato ma che con un adeguato sforzo organizzativo potrebbero rendere un servizio sociale ed anche economico.
Come non pensare agli impianti di Piano della Battaglia, chiusi un anno si e l’altro pure, con un patrimonio naturale e di piste che in poche altre parti della Sicilia si possono trovare?
Come non pensare alla Piscina di Petralia Sottana, inadeguata forse per le gare, ma sufficientemente idonea allo svolgimento di una sana attività sportiva ed anche riabilitativa?
Come non pensare ai tanti campi di calcio, almeno uno per paese, dove centinaia di giovani svolgono la loro attività sotto la guida di appassionati sportivi?
Come non pensare alle tante strutture realizzate, in alcuni casi in modo errato, che non possono ospitare attività ma servono solo come testimonianza della cecità di alcuni amministratori?
Per quanto riguarda Castellana Sicula dobbiamo dire che il rapporto popolazione - impianti ci è favorevole. Negli anni sono state realizzate diverse opere importanti, dal campo di calcio in erba sintetica, alla palestra, al centro equituristico, al campetto poliuso, ai campi da tennis, al campo di tiro a volo. Purtroppo non tutte queste strutture sono fruibili, qualcuna addirittura è in stato d'abbandono.
Allora che ognuno porti la propria esperienza e cerchi nell’interlocutore più idoneo, il Presidente Regionale, le risposte ai tanti interrogativi rimasti sospesi.
E che non si ripeta più lo scempio del campo da golf.
Meglio tanti piccoli campetti sicuri, che un sicuro insuccesso.